La grande bugia che qualcuno ci ha raccontato, o che continuiamo a raccontarci, è che le cose si fanno solo in un modo.
Si fanno.
Come se le nostre mani potessero tutto.
Che il mondo non cambia e al massimo, per farlo cambiare, dovremmo certo fare un grosso sforzo.
In questa grande bugia è possibile ottenere dei risultati?
Si è possibile.
In linea con le credenze che abbiamo sulle nostre forze, sulle nostre potenzialità, sulla nostra disciplina, sulle le nostre doti, è possibile.
In linea con le credenze che qualcuno ci ha trasmesso rispetto al mondo esterno, alle opportunità, alla vita, è possibile.
In linea con le credenze collettive rispetto al comportamento della società, al percorso migliore per ottenere risultati, alle probabilità di successo o fallimento, è possibile.
Ma creare solo con le azioni potrebbe avere un grosso limite: la replica.
Replicare la storia, gli altri, se stessi.
Non c’è nulla di sbagliato nel replicare qualcosa, se questo ci basta.
E se non ci bastasse?
Se non avesse funzionato?
Se quello che vogliamo creare non avesse modelli di riferimento?
Se non avesse radici nel nostro passato?
Se non intendesse replicare niente o nessuno?
Se ad oggi non abbiamo avuto risultati è perché la nostra conoscenza limitata solo a ciò che possiamo fare evidentemente non basta.
Non basta alla nostra mente.
Non basta al nostro cuore.
Di più: non basta nemmeno al mondo in cui viviamo.